Marracash, pseudonimo di Fabio Bartolo Rizzo, è un rapper italiano classe 1979. Nelle sue canzoni spesso affronta temi profondi, già trattati da molti letterati e filosofi in precedenza. Adesso andremo ad analizzarne alcuni.
Nella canzone ‘Dubbi’, Marracash parla di quanto sia difficile fare una scelta, questo tema è centrale nella filosofia di Kierkegaard. Il filosofo afferma infatti che l’uomo, in quanto individuo diventa ciò che è come conseguenza delle sue scelte. L’individuo è quindi responsabile delle sue libere scelte e delle sue azioni.
Nella canzone ‘Io’ il rapper fa riferimento a due noti letterati italiani; il primo è Italo Svevo, infatti Marracash si paragona a Zeno, protagonista del romanzo ‘La coscienza di Zeno’, il quale racconta episodi su indicazione del suo psicanalista. Sia nel romanzo che nella canzone di Marracash vengono alla luce auto inganni e bugie. Il secondo autore a cui il rapper fa riferimento è Pirandello e alla sua celebre opera ‘Uno, nessuno e centomila’ in cui è molto presente il tema delle maschere che spesso vengono imposte dalla società.
La canzone ‘Chiedi alla polvere’ fa riferimento invece all’omonimo romanzo del 1939 di John Fante. Sia il romanzo che la canzone parlano di uno scrittore squattrinato e della sua fallimentare storia d’amore.
Un altro scrittore che Marracash omaggia nelle sue canzoni è Verga. Il rapper paragona la sua famiglia a quella dei Malavoglia, infatti anche i suoi genitori hanno origini siciliane e sono dovuti emigrare al nord in cerca di fortuna. Fa riferimento poi al Ciclo dei Vinti, progetto letterario incompiuto dello scrittore, scrivendo “la mia è una genia di sconfitti, il ciclo dei Vinti”.
Infine nella canzone ‘L’Albatro’ il rapper reinterpreta una poesia di Baudelaire. Per quest’ultimo l’albatro è un uccello maestoso in aria e goffo in terra, indica infatti la condizione del poeta che vuole elevarsi con le liriche ma viene deriso dal volgo. Marracash quindi metaforicamente domina l’arte della musica, paragonata al cielo, ma quando poi si ritrova nella routine è a disagio e non riesce ad esprimere la propria grandezza.