Insieme per capire
Il giorno 8 di novembre 2022, i miei compagni ed io abbiamo avuto l’enorme fortuna di partecipare ad un incontro online con il famoso giurista italiano Sabino Cassese.
L’incontro è parte del progetto ‘Insieme per capire’, organizzato dal Corriere della Sera, indirizzato alle scuole e volto all’approfondimento da parte di esperti di tematiche importanti, quali razzismo e mafia o, come nel nostro caso, la Costituzione Italiana ed il sistema giuridico italiano. Per chi fosse interessato all’argomento, di seguito un breve resoconto di ciò di cui si è parlato; inoltre il video integrale dell’incontro è disponibile su YouTube a questo link.

https://www.youtube.com/watch?v=z_6JprIX3Yk

2 giugno 1946
Il prof. Cassese ha cominciato in medias res descrivendoci il contesto in cui è nata la Costituzione italiana, ponendo l’attenzione su una delle date più rilevanti della storia italiana: il 2 giugno 1946.
Questa data, ci dice Cassese, rappresenta un momento di svolta per almeno sei motivi:

il primo è che il 2 giugno vi furono le prime votazioni genuine dopo il ventennio fascista;

il secondo è che 28 milioni di italiani, sui 45 milioni e mezzo aventi diritto di voto, si recarono alle urne;       

il terzo motivo è che per la prima volta in Italia votarono anche le donne;                                       

il quarto motivo è che il popolo venne chiamato a scegliere quale forma di governo adottare in Italia, quindi se mantenere una monarchia o istituire una repubblica e venne scelta la repubblica;

il quinto motivo è che in quella data si evidenziarono le forze politiche che, per cinquant’anni,  avrebbero retto la Repubblica: il partito democristiano, il partito socialista ed il partito comunista;

il sesto è che quel giorno si votarono anche i membri dell’Assemblea Costituente, ossia coloro che, in veste di rappresentanti del popolo, avrebbero dovuto stilare una costituzione; 

La Costituzione italiana

Finita questa esaustiva introduzione, il prof. Cassese ci ha esposto alcune delle  principali caratteristiche della nostra Costituzione. 

Dal momento che il testo venne stilato dai membri dell’Assemblea Costituente che lavorarono alla sua stesura per  circa un anno e mezzo, si può definire votato.

I membri dell’Assemblea non avevano tutti un unico indirizzo politico: alcuni erano socialisti, altri democristiani ed altri ancora comunisti, per cui nella Costituzione si riversano, e a volte sono in conflitto tra loro,  valori fondanti di diverse forze politiche.

Siccome la Costituzione ha bisogno di un procedimento aggravato per poter essere modificata e si pone ad un livello superiore rispetto alle leggi ordinarie, che ad essa si devono adeguare, viene considerata rigida.

La Costituzione è lunga perché, nei suoi 139 articoli, sono stabiliti i diritti e dei doveri dei cittadini, l’ordinamento della Repubblica e le procedure per modificarla. L’idea di associare ai diritti dei cittadini i loro doveri, risale alla rivoluzione francese. La Costituzione, infatti, ha radici nel passato, ma allo stesso tempo è fatta per guardare al futuro, per questo viene detta moderna.

Sempre sulla scia della rivoluzione francese, nella Costituzione viene stabilito che i tre poteri debbano essere separati: il potere legislativo alle Camere, quello esecutivo al Governo e quello giudiziario alla magistratura.

la Costituzione sancisce anche un pluralismo istituzionale, ovvero che oltre allo stato vi siano altri poteri pubblici, quali  comuni, le regioni etc. tutti dotati di autonomia politica.

Nel secondo comma dell’articolo 3 è stabilito il principio d’uguaglianza sostanziale,  il quale dispone che tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge e che lo stato deve garantire a tutti quanti i cittadini le stesse opportunità.  Per questo motivo il sistema sanitario e quello scolastico sono nelle prerogative dello stato e quindi pubblici.

Le fasi fondamentali dell’Italia dal 1948 al 1994

Conclusa questa esauriente  descrizione della Costituzione, il prof. Cassese ci ha illustrato le fasi fondamentali dell’Italia dal 1948 al 1994.

Nel lasso di tempo tra il 1948 e il 1978 si verificò un enorme boom economico che, oltre all’Italia, riguardò anche molti altri paesi.

In principio si registrò un’altissima partecipazione politica, che però nel corso degli anni progressivamente calò.

In Italia per cinquant’anni si mantenne come partito maggioritario la democrazia cristiana. Per questa mancanza di alternanza tra i partiti, l’Italia vanne definita ‘uncommon democracy’.

Dal 1994 in poi invece si verificarono un  lento declino economico, una forte diminuzione della partecipazione elettorale ed i partiti cominciarono ad alternarsi.

Una costante che si protrae da 48 sino ad oggi, è la forte instabilità politica : si stima che la durata media di un governo in Italia sia di  un anno e mezzo. Ciò rappresenta un problema enorme non conferisce ad un governo il tempo necessario per mettere in atto i propri progetti. Questo fenomeno è probabilmente dovuto ad una discordanza tra le proposte dei partiti e le richieste, le necessità del popolo. Per ovviare a questo problema si è pensato più volte di tramutare l’Italia in una repubblica presidenziale (in cui il popolo vota direttamente presidente), per farlo bisognerebbe riscrivere in parte la Costituzione, ma per ora non si sono ancora presi provvedimenti concreti.

Domande

In seguito il prof. Cassese ha risposto ad alcune tra le numerose domande formulate dagli studenti.

Alcuni ragazzi  hanno domandato se sia giusto usufruire  di Internet come mezzo di propaganda. Secondo il prof. Cassese internet è una risorsa da sfruttare perchè raggiunge molte persone, tuttavia bisogna utilizzarla in modo consapevole prestando molta  attenzione  alle notizie che ci troviamo davanti ed affidandoci sempre a fonti autorevoli.

Una domanda riguardava la crisi ecologica che stiamo vivendo. Il prof. Cassese ha risposto che è un problema molto grosso a cui si può far fronte solo collaborando tutti assieme a livello globale: l’Italia da sola non può fare grandi cose.

Alcuni alunni hanno domandato quali siano i vantaggi dell’Unione europea. Il prof. Cassese ha risposto che spesso e volentieri la si critica perchè sembra che non agisca mai, ma, in realtà, specialmente in questi anni di pandemia e crisi economiche, è stata molto utile. Nel momento in cui i primi vaccini per il Covid-19 sono entrati sul mercato, infatti, L’Unione Europea si è fatta acquirente unico dei vaccini, assicurandosi così il prezzo più basso ed una distribuzione omogenea. Inoltre da qualche anno a questa parte è stato istituito un fondo comune dal quale vengono stanziate delle ingenti somme di denaro per i paesi europei che più ne hanno bisogno,  l’Italia rientra tra questi.

 

Personalmente credo che sia molto importante che questi argomenti vengano divulgati, per questo ho apprezzato molto l’incontro con il professor Cassese.

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