Introduzione

Il Pianeta Verde è un film del 1996 diretto dalla regista francese Coline Serreau. Il suo scopo è quello di far riflettere sul consumo selvaggio delle risorse naturali e degli spazi, ed è una critica alle capacità organizzative dell’uomo e al suo scarso interesse nel comprendere le conseguenze delle proprie azioni .

Trama

Lo scenario si apre su un mondo imprecisamente lontano dal nostro. Gli extraterrestri che lo abitano si riuniscono ogni anno in un’assemblea per organizzarsi a seconda delle necessità e per decidere chi andrà in esplorazione in altri pianeti. Nessuno però va sulla Terra da addirittura 200 anni, questo poiché viene reputata retrograda. “Avevano perfino ancora il sistema della moneta” racconta quello che è stato l’ultimo suo visitatore nell’epoca napoleonica.

Gli abitanti del pianeta verde ascoltandolo rimangono profondamente turbati, reputano disumano che non si possa avere accesso ai beni di prima necessità come il cibo se non si ha a disposizione la moneta. Tutti si augurano quindi che a distanza di secoli la nostra specie si fosse evoluta, dopotutto anche loro hanno passato il periodo dell’era industriale che definiscono come la preistoria, dove le gerarchie e la brutalità vigevano su ogni cosa.

Mila è l’unica che si offre di andare sulla Terra; costei si prende carico del compito di scuotere più terrestri possibili attraverso il “programma di scollegamento” con cui gli abitanti del nostro pianeta possono acquisire consapevolezza di sé stessi e di ciò che gli sta intorno, velocizzandone così lo sviluppo.

Mila atterra nella Parigi di metà anni ’90. Lì trova difficoltà a respirare a causa dell’inquinamento, apprendendo inoltre che gli uomini vivono ancora ammassati nelle case vicino al rumore delle auto e che non hanno ancora soppresso la moneta.

Durante tutto il suo viaggio, per comunicare col suo pianeta, cercherà, non a caso, fonti d’acqua; con questo messaggio si vuole chiaramente sottolineare l’importanza di essa, davvero indispensabile per l’uomo e per tutte le forme di vita in quanto origine stessa della vita.

Riflessioni

Successivamente verranno citati anche due grandi personaggi storici: Gesù e Bach, entrambi mandati come missionari dal pianeta di Mila per accelerare il progresso terrestre. Mila riesce a sconnettere alcuni umani ottenendo dei risultati incredibili. Particolarmente significativo è l’episodio in cui un presentatore e un politico in un programma televisivo esprimono i loro reali interessi. Dopo essere stati “scossi” arrivano alla conclusione che per migliorare le statistiche dei disoccupati basta creare un nuovo lavoro che, se pur inutile, rimane un mestiere facile, con zero investimenti, materia prima abbondante e in cui non è richiesta nessuna qualifica. “A chi importa che serva a qualcosa se migliora le statistiche” esclama il presentatore.

E’ un film che merita davvero di essere visto. In soli 89” e 27′ affronta i temi più disparati e muove un’aspra critica contro l’attuale sfruttamento e consumismo, dedicando poi un’attenzione scrupolosa a madre Natura.  Infine, alcuni contenuti sono messi tacitamente tra le righe, questo per i pochi capaci di leggerli.

Spero di avervi insinuato un po’ di curiosità 😉

Vi auguro buona visione. Fatemi sapere se vi è piaciuto il film che vi ho proposto. Commentate se ne vorreste ricevere di nuovi e su quali altri temi.

2 pensiero su “Il pianeta verde: pura critica o utopia realizzabile?”
  1. Bellissimo riassunto ora mi hai fatto venire voglia di guardare questo film anche perché dal poco che ho letto mi sembra anche a me un film che meritá e le argomentazioni citate mi interessano molto soprattutto alcune tipo la questione della moneta e del vivere tutti ammassati in un’aria piena di inquinamento.
    Comunque complimenti perché sei riuscita a fare un bel riassunto che facesse interessare il lettore:)

    1. Se il film è avvincente come la tua trama merita di essere visto. Molto brava nel descrivere situazioni e luoghi. Complimenti Desdemona

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