A chi non è mai capitato di sentirsi sbagliato? Oppure di non essere abbastanza o di non essere in grado? Queste sono le domande che gli adolescenti di oggi si pongono con maggiore frequenza, ma perché?
La società ci propone un “giusto cammino” segnato da fasi precise, ma siamo sicuri che i criteri di valutazione usati per queste siano quelli giusti? Ad esempio, ai ragazzi della nostra età si richiede principalmente una cosa: prendere voti alti a scuola e, se non ci riesci, ti senti dire che non combinerai mai nulla nella vita. Eppure c’è una cosa che viene dimenticata: questi voti non ci definiscono e soprattutto non definiscono la nostra capacità di adattamento alla vita che dovremo affrontare.
Essere ambiziosi è proficuo, essere ossessivi inutile: le valutazioni alte sono un buon inizio ma non garantiscono il risultato, che invece va perseguito con tanto impegno e capacità. Quando non ci sentiamo abbastanza bravi a fare qualcosa teniamo bene in mente che ognuno di noi è più portato a fare cose diverse e che, anche se magari non sarà visibile in un primo momento, esiste una strada del successo per ognuno di noi: l’unica cosa che conta è tenere bene a mente che non c’è nulla che non possiamo fare con tanta pazienza e applicazione. Perciò non scoraggiamoci … ad maiora!