“Per tutta la vita ho guardato le parole come se le stessi vedendo per la prima volta”

Così scrive Ernest Hemingway. Quel senso di novità e meraviglia linguistica, così come la precisione strettamente essenziale del suo stile di prosa, hanno reso Hemingway una delle figure più iconiche della letteratura americana del XX secolo. La sua vita avventurosa era fuori misura in quanto la sua narrazione raccontava di ferite da proiettili di mortaio nella prima guerra mondiale, di fughe repentine alla morte durante la guerra civile spagnola, dell’avvelenamento del sangue durante un safari in Africa e di come sopravvive a due incidenti in aereo. Lascia però fuori troppi aspetti mai raccontati dell’Hemingway umano e fragile.


Sebbene l’immagine duratura è stata quella del “Papa” bianco barbuto  o quella precedente di bevitore appassionato alla caccia, la pesca, la boxe e la corrida, la corrispondenza privata dell’autore mostra dimensioni meno conosciute di un uomo la cui vita è stata vissuta sulla scena pubblica. Nel 2008 la Penn State University, Pennsylvania, acquisisce l’ultima significativa raccolta nota di lettere di Hemingway che fornisce una visione particolarmente intima dell’uomo dietro ciò che nascondeva nei romanzi.

La raccolta di oltre cento lettere, note e telegrammi inediti, scritti principalmente ai suoi genitori e alla sorella preferita Madelaine (“Sunny”) sono firmati da Milano, Key West, Pamplona, Bimini e Cuba. Questa raccolta scrive quarant’anni della vita di Hemingway. Commenta così William Joyce, capo della Special Collections Library di Penn State.

“Le lettere di famiglia di Hemingway ci mostrano un lato di lui che il pubblico raramente ha visto: un figlio devoto e un fratello affettuoso e attento. Mostra le relazioni sfaccettate che ha avuto con tutti i suoi familiari, approfondendo e arricchendo la nostra comprensione dei legami familiari di Hemingway”.

Sandra Spanier, professoressa di inglese e redattrice generale dell’ Hemingway Letters Project, è stata determinante nell’organizzazione dell’acquisto della collezione e nella cura di una recente mostra delle lettere:

Nessuno al di fuori della famiglia aveva visto queste lettere. Erano in possesso del figlio, Ernest Hemingway Mainland, a Petoskey, nel Michigan. Aveva venduto alcuni pezzi nel corso degli anni,  sapevo dell’esistenza della collezione. L’ho visitato per la prima volta nel 2004 per parlare delle lettere. Nella mia successiva visita con Ernie, ha tirato fuori forse un terzo delle lettere, per darmi un assaggio. Nel novembre del 2006, io e Bill siamo andati a Petoskey e abbiamo trascorso un’intera domenica, fianco a fianco, ad un lungo tavolo, leggendo questo dramma che si svolge, lettera dopo lettera”.

Molto è stato detto dell’astio di Hemingway nei confronti della sua famiglia, fatto piuttosto noto dello scrittore, ma questo è lontano dalla storia completa, è infatti velato il legame che c’era nelle prime lettere con i familiari, pensieri mai emersi prima della loro scoperta.

Nelle prime lettere racconta ai genitori l’entusiasmo del suo primo lavoro come reporter per il Kansas City Star. Ringrazia sua madre per aver inviato la grande torta che tutti nella redazione hanno amato. Quando viveva a Parigi, descrive il giardino botanico in una lettera a casa, sapendo che suo padre si interessava davvero a queste osservazioni naturalistiche. Questi sono il tipo di dettagli domestici e familiari che rappresentano il lato di Hemingway che si è perso.

famiglia Hemingway, 1917 circa

Ci sono alcune lettere piuttosto sorprendenti nella collezione, come quella in cui Hemingway scrive ‘Questo è privato e confidenziale‘, continuando dicendo alla sorella che sta per divorziare dalla sua prima moglie, Hadley. In un’altra lettera, confida che sta lavorando a un libro “che la gente odierà“. Infatti nonostante Hemingway abbia vinto vari premi Pulitzer e il Nobel, i suoi genitori cattolici del Midwest hanno sempre trovato i temi dei suoi primi lavori morbosi e volgari, arrivando a restituire le copie dei suoi libri inviati loro dal suo editore.

Un altro aspetto di Hemingway che emerge da questi fogli è il suo lato pratico. Una lettera indirizzata a Sunny include tutti i tipi di istruzioni per preparare l’auto per un lungo viaggio, fino a quale marca di olio motore mettere in essa. Quando pensiamo a Hemingway, pensiamo all’artista o alla figura pubblica, sicuramente non a qualcuno che deve cambiare l’olio della sua auto e sa esattamente come farlo e quale marca comprare.

Collezione delle lettere inedite di Hemingway

Hemingway aveva ventinove anni quando suo padre morì, e la foto che otteniamo di lui nelle lettere di questo periodo è di qualcuno che si assume un’enorme quantità di responsabilità diventando il capofamiglia. Si ha la sensazione che ci si aspetta che abbia, e in molti modi riesce a rispettare il suo incarico. Ad esempio, Sunny dovette partecipare ad un musical negli anni ’30 e chiese il suo aiuto per comprare un’arpa. Ci sono lettere a lei in cui continua a dirle che per la (Grande) depressione non ha di come aiutarla. Probabilmente era un po’ difensivo, perché sua moglie Pauline aveva molti soldi, relativamente parlando, e stavano facendo un safari in Africa nel bel mezzo della Grande Depressione. Risponde infatti alla sorella dicendo

Mi muovo molto e faccio molto tiro e pesca, ma se non mi muovo non ho nulla di cui scrivere

Primo safari in Africa di Hemingway, grande appassionato di caccia

Da notare  particolarmente una lettera a sua madre. È un po’ infastidita da tutte le istruzioni che le sta dando sulle sue finanze. E Hemingway risponde: “Pregare per consigli e guida è una cosa eccellente, ma anche consigli e indicazioni non pregati quando accompagnati da contanti possono essere una cosa eccellente“.

Sicuramente fu una lettera con cui lo scrittore si affermava agli occhi della madre. Sua madre era stata una forza dominante in famiglia per molto tempo e ora si trovava in una situazione più dipendente. La lettera mostra il suo spirito e il suo sarcasmo, così come il cambio di  ruoli nella famiglia.

Alcune delle lettere più intriganti della collezione, dicono i curatori, sono quelle contenenti nuovi resoconti di esperienze che l’autore avrebbe poi trasformato in letteratura. “Domani vado al fronte”, scrisse a casa il diciottenne Hemingway su una cartolina di Milano, datata 9 giugno 1918. Ferito gravemente in un’esplosione di mortaio un mese dopo, fu curato all’American Red Cross Hospital di Milano.  Queste sono tra le esperienze che hanno contribuito a plasmare il suo secondo romanzo autobiografico in cui racconta l’esperienza della prima guerra mondiale, A Farewell to Arms, in Italia Addio alle Armi.

prima edizione americana di “Addio alle Armi” con dedica, con un valore di 25.000$
Sandra Spainer, editrice generale dell’ “Hemingway letter project”  e direttrice dell’ “Hemingway society”

Le lettere di Hemingway hanno trovato una casa adatta alla Penn State, data la lunga e illustre tradizione dell’Università negli studi letterari americani, risalenti al 1894. Fu infatti la prima Università a detenere la cattedra  di letteratura americana, aiutando a definire la letteratura americana come un campo di studio distinto e credibile, a sé stante, piuttosto che un ramo minore della letteratura inglese. Penn State è nota anche per la ricerca pionieristica negli studi di Hemingway. Nel 1969, la Penn State University Press pubblicò il libro di riferimento di Mann e Young, The Hemingway Manuscripts: An Inventory.

Spanier sta lavorando tuttora come direttore generale del comunicato stampa pianificato dell’Università di Cambridge. Nel corso di quindici anni a seguire dal 2008, saranno man mano pubblicati i 12 volumi di un’edizione accademica delle lettere di Hemingway; Spanier sta dirigendo un team internazionale di studiosi nella modifica, nell’annotazione e nell’introduzione delle lettere.

Nella sede del progetto alla Penn State, lavora a stretto contatto con l’editore associato,  gli assistenti di ricerca laureati e gli stagisti universitari appositamente formati. Ad oggi hanno raccolto e trascritto più di 6.000 lettere fotocopiate per l’archivio principale. (A seguito il link dell’articolo che analizza i volumi https://www.hemingwaysociety.org/hemingway-letters-project)


Il progetto Hemingway Letters è sostenuto in parte da una sovvenzione del National Endowment for the Humanities ed è stato designato un progetto We, the People, “un riconoscimento speciale da parte del NEH (National Endowment for the Humanities) per progetti modello che promuovono lo studio, l’insegnamento e la comprensione della storia e della cultura americana”. Il primo volume è stato pubblicato nel 2009.

Questo lavoro porterà a spezzare lo stereotipo di questo personaggio spavaldo e autodefinitosi macho. Questa è la pietra di paragone. Queste lettere non sono autocoscienti e certamente non sono state scritte pensando ai posteri”, ricorda anche al pubblico la complessa umanità dietro l’icona. Le lettere preferite di Spanier? Forse quelli dei suoi primi anni, dice.

“È così toccante per me essere a conoscenza dei pensieri e delle esperienze di questa persona che è sull’orlo di tutta la sua vita che si apre e sente quella grandezza.

 

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