Come essere un Umano migliore:

volume 2, Il mondo democratico per egoisti

 

Ben ritrovati, aspiranti Umani, nella periodica guida fatta esclusivamente per voi!

Se nel precedente volume abbiamo scoperto e analizzato i principi fondamentali dell’essere Uomo, ora siamo qui per allargare il nostro sguardo sulla questione e capire come l’Umano possa vivere nel mondo che lo ospita.

Cosa intendo? Leggete attentamente per saperlo, e per diventare ottimi Umani!

Il mondo sociale (e nello specifico emotivo) degli Uomini è fatto per creature egoiste! Perché questo?

Perché l’etica umana (vedi Vol.1) ha portato allo sviluppo di un sentimento di tristezza e dolore in larga parte artificiale. Questo sentimento si manifesta quando un uomo viene a conoscenza di un fatto tragico avvenuto ad un altro uomo o ad un gruppo di essi.

Ora, se questi sventurati fossero persone vicine al primo uomo, non ci sarebbe da stupirsi se questo si sentisse triste o addolorato: un meccanismo del genere vale per tutti gli animali dotati di una certa intelligenza.

Dove sta quindi stavolta la favolosa contraddizione senza cui un Umano non potrebbe essere tale?

Sta nel fatto che si duole anche per le sventure avvenute a persone lontane, nello spazio e nel tempo, persone già compiante, per avvenimenti che non lo riguardano minimamente.

Perché questo? Per un naturale sentimento di fratellanza globale, universale anzi. Così gli Uomini lo descriverebbero!

La verità, cari lettori, è che quella tristezza di naturale ha ben poco.

La morale umana ha portato a doversi dolere per quello che succede, anche quando un determinato avvenimento non provoca nel profondo alcuna reazione.

Ricordate quindi di stare attenti: in un mondo dove la felicità è l’obiettivo, chi non piange abbastanza sarà guardato con diffidenza!

Pertanto si deve essere tristi, anche quando si ha la possibilità di non esserlo.

Ma perché il mondo sarebbe allora per egoisti?

La tristezza artificiale è, per quanto contraddittoria e contorta, qualcosa di comprensibile, di tutt’altro che egoista, all’estremo opposto. Non si può quindi del tutto biasimare l’Uomo per aver tentato di fondare una vera e propria grande famiglia, che si stringe tutta in un abbraccio quando le cose vanno male.

Eppure, se l’obbiettivo di tutti è ragionevolmente la felicità (e con essa il benessere, l’allegria), quale modo esiste per raggiungerla, se non l’Egoismo? Come si può vivere bene se per ogni disgrazia si fa nascere un pianto?

Perché, che piaccia o no a quegli strambi umani, nel così grande mondo di disgrazie ne accadono ogni secondo. La gente muore, si fa male, viene abbandonata. Ogni secondo.

Quindi l’unico modo di essere felici è essere egoisti ed impassibili? Non proprio!

Esiste un comodissimo strumento che permette di evitare l’estrema scelta tra allegria o moralità: si chiama Ignoranza!

Il mondo non è nato con la possibilità di comunicare qualsiasi cosa in pochi secondi, da qualsiasi angolo di esso.

Prima dell’evoluzione in campo di telecomunicazioni, non si veniva a sapere delle disgrazie avvenute troppo lontano dal proprio territorio, e ci si limitava a dolersi per ciò che accadeva nelle proprie vicinanze, trovando quindi anche il tempo di essere invece allegri.

Ecco perché il mondo è fatto per egoisti: perché è l’unico modo di vivere con speranza e con allegria, senza dover piangere ogni secondo per ciò che inevitabilmente accade.

Ancora una volta quindi dovrete impegnarvi molto per essere dei veri Umani: tenetevi a debita distanza dalla felicità, siate artificialmente tristi e abbandonate il vostro egoismo emotivo;

Cosa c’è di più umano della compassione?

 

Un altro appunto da fare però sul “mondo”, in questo caso in senso generale e non solo Umano, è la sua Democraticità.

Questa è una lezione importantissima senza la quale non riuscirete mai a capire appieno le dinamiche Umane e animali: esiste per loro, infatti, il concetto di “Normalità” e come conseguenza il suo opposto, che si può definire “anomalia”, “stranezza”, “diversità”, o ancora “anormalità” e in tanti altri modi.

In generale, ciò che è Normale è anche buono, positivo, e viceversa le “anomalie” sono viste con diffidenza e pessimismo. Nonostante ciò, sono quasi sempre queste Anomalie ad avere un maggiore impatto sulla società Umana, ad essere poi rivalutate come Eroi o trovate geniali, scoperte epocali.

Forse l’Uomo, dall’alto della sua saggezza, ha capito a quali errori può portare uno sviluppo troppo rapido? Forse questo approccio repressivo delle peculiarità esiste per preservare l’ordine?

Non possiamo esserne certi, ma certamente in questo senso si adopera la Democraticità del mondo: Ciò che è più comune numericamente diventa Normale, e le cose meno comuni diventano “anomalie”.

In questo caso, avrete la possibilità di decidere che tipo di Umano volete diventare.

Potrete decidere voi se e quanto affidarvi al concetto di Normalità per compiere le vostre scelte quotidiane, e se trattare con diffidenza il Peculiare oppure ricercarlo ed esaltarlo.

Tenete sempre a mente però che la via più semplice è quella più stretta! Se non avete intenzione di diventare oggetto di scherno e odio, vi conviene adeguarvi alla Normalità!

 

 

[Qui si chiude il secondo volume della Guida all’Umano più affidabile e pratica mai elaborata.

Aspettateci con il terzo volume, a breve in uscita (forse)!]

Di Reuel Besaggi

18/12/2004 M :)

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