Nel nostro Paese non esiste un’emergenza sbarchi, questo a discapito di ciò che ci dicono i media e molte delle prime pagine dei quotidiani. In Italia infatti quest’emergenza si è conclusa da tempo, ma i toni e le soluzioni emergenziali perdurano.

Nel 2019 sono sbarcate 11.471 persone con una diminuzione del 90% rispetto al 2017. Sembra incredibile consultare questo dato considerando che i migranti forzati attualmente sono 79,5 milioni di cui 45,7 milioni sono sfollati interni, con altri 26 milioni di essi la cui accoglienza non è a carico nè dei Paesi industrializzati nè tantomeno dell’Italia: tre quarti di loro ad oggi hanno trovato infatti protezione in un Paese confinante alla propria patria e l’85% si trova in Paesi a medio o basso reddito.

Ad aggravare la situazione dei migranti è poi il “Decreto Salvini”, che nel 2018 ha comportato lo svuotamento dei centri di accoglienza i quali, a giugno 2020, contavano poco più di 84.400 ospiti: in appena due anni e mezzo quindi, oltre 100.000 persone sono fuoriuscite dal sistema di accoglienza disperdendosi nel Paese.

Per la prima volta dopo molti anni, nel 2019 è poi calata la presenza dei cittadini extra Ue regolarmente soggiornanti. Si stima infatti che la presenza straniera irregolare, negli ultimi due anni, sia aumentata fino a sfiorare circa le 611.000 unità.

La normativa in materia di immigrazione favorisce la precarizzazione delle condizioni di vita degli stranieri, peggiorate dalla pandemia di Covid-19. La regolarizzazione promossa dal governo del presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha accolto solamente il 30% degli stranieri irregolari presenti in Italia.

L’enorme scarto numerico tra i meno di 11.500 migranti arrivati via mare nel 2019 e i 261.000 nuovi residenti stranieri provenienti dall’estero permette di comprendere il modo esagerato in cui i media affrontino questo tipo di argomento, così come l’opinione pubblica. L’esagerata sovra-rappresentazione degli sbarchi quindi, così la definisce il Dossier Statistico Immigrazione 2020, fonte di queste informazioni, influisce però anche sull’opinione pubblica e sull’idea che si ha dello “straniero”.

Bisogna inoltre ricordare che stranieri sono anche tutti i bambini nati in Italia da genitori non nostri concittadini. Nel 2019 infatti 127.000 persone hanno acquisito la cittadinanza nostrana, numero che però esclude i 63.000 nuovi nati nel nostro Paese da coppie straniere.

Questi rappresentano il 15% delle nascite complessive registrate in quell’anno in Italia: neonati che hanno dunque contribuito a incrementare la presenza straniera pur senza essere propriamente “immigrati”. Il Dossier fa capire come spesso ci si concentri su queste situazioni per motivi più propagandistici che di interesse pubblico, tanto è vero che i dati mostrano quanto ciò sia soltanto puro allarmismo.

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